domenica 3 gennaio 2016

Cancellazione del Murale di Avellino, un atto imperdonabile

08.09.2015
Venuta a conoscenza dell’episodio sgradevole che ormai da ore fa discutere il Web, la direzione artistica di Willoke Street Art Festival di Ariano Irpino ha espressamente deciso di schierarsi a favore dell’artista Carlos Atoche.
Dopo aver seguito nei giorni scorsi le polemiche riguardanti il murale nella città di Avellino, oggi l’epilogo… l’opera è stata cancellata da un secchio di pittura bianca. Un gesto imperdonabile, contro ogni logica umana ed etica professionale. Con questo gesto non è stata eliminata un’icona, ma il lavoro e  il sudore di un uomo, l’essenza più intima di un artista.
In una società retrograda e conservatrice, ancorata a principi inesistenti e falsi moralismi,   non è difficile capire  che l’arte sia ritenuta un hobby per gli scansafatiche  e mai una professione fatta di persone competenti.

Dopo aver avuto il piacere ma, soprattutto  l’onore di ospitare Carlos nel nostro festival appena concluso, abbiamo sentito il dovere di stare dalla sua parte, rispettando comunque  chi la pensa diversamente.
Ofelia di Carlos Atoche per Willoke Rebirth'15


L’artista, solo qualche giorno fa  ha realizzato proprio ad Ariano Irpino un lavoro avente come soggetto principale una donna. La donna di Ariano così come quella di Avellino è per Carlos il simbolo della vita, della speranza, del tempo che passa e in grado sempre di generare il nuovo. Una ricerca assai articolata la sua  ed un compito  ancor più arduo, fare da ponte tra i capisaldi della storia dell’arte  ed il contemporaneo. Un rimando al Simbolismo ottocentesco rigenerato in chiave urban.
Noi, come gli artisti siamo ormai consapevoli del rischio che si corre lavorando per strada,  donare un’opera d’arte pubblica oggi è un gesto d’animo veramente alto, la maggior parte delle volte ricambiate solo da un sorriso, un abbraccio, uno sguardo,  di chi come te ha deciso di condividere un panino, dell’acqua, il tempo, il lavoro, il sacrificio, le spese.  
Consapevoli anche dell’esistenza in circolazione di trogloditi senza identità, approfittiamo per  ribadire  che, un’opera di street art per etica non va mai cancellata (a meno che non sia lo stesso autore a volerlo).
Tante volte ci è stato chiesto di oscurare  dei lavori sia appartenenti al nostro progetto, sia realizzati da altri, ci siamo sempre battuti affinchè questo pensiero distorto lasciasse semplicemente il posto alla non condivisione. Un’opera d’arte può piacere o non piacere, può non essere condivisa ma, va sempre rispettata. Se qualcuno decidesse di bruciare la Gioconda solo perché il suo sguardo desta antipatia, verrebbe arrestato all’istante.


Con l’auspicio di non assistere più ad episodi simili, facciamo il nostro in bocca al lupo a Carlos Atoche e a tutti gli street artist che, attraverso il loro lavoro ci donano arte in maniera incondizionata. 

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