08.09.2015
Venuta a conoscenza dell’episodio
sgradevole che ormai da ore fa discutere il Web, la direzione artistica di Willoke Street Art Festival di Ariano
Irpino ha espressamente deciso di schierarsi a favore dell’artista Carlos
Atoche.
Dopo aver seguito nei giorni scorsi
le polemiche riguardanti il murale nella città di Avellino, oggi l’epilogo…
l’opera è stata cancellata da un secchio di pittura bianca. Un gesto
imperdonabile, contro ogni logica umana ed etica professionale. Con questo
gesto non è stata eliminata un’icona, ma il lavoro e il sudore di un uomo, l’essenza più intima di
un artista.
In una società retrograda e conservatrice,
ancorata a principi inesistenti e falsi moralismi, non è
difficile capire che l’arte sia ritenuta
un hobby per gli scansafatiche e mai una
professione fatta di persone competenti.
Dopo aver avuto il piacere ma,
soprattutto l’onore di ospitare Carlos
nel nostro festival appena concluso, abbiamo sentito il dovere di stare dalla
sua parte, rispettando comunque chi la
pensa diversamente.
Ofelia di Carlos Atoche per Willoke Rebirth'15 |
L’artista, solo qualche giorno
fa ha realizzato proprio ad Ariano
Irpino un lavoro avente come soggetto principale una donna. La donna di Ariano
così come quella di Avellino è per Carlos il simbolo della vita, della
speranza, del tempo che passa e in grado sempre di generare il nuovo. Una
ricerca assai articolata la sua ed un
compito ancor più arduo, fare da ponte tra
i capisaldi della storia dell’arte ed il
contemporaneo. Un rimando al Simbolismo ottocentesco rigenerato in chiave
urban.
Noi, come gli artisti siamo ormai consapevoli
del rischio che si corre lavorando per strada,
donare un’opera d’arte pubblica oggi è un gesto d’animo veramente alto,
la maggior parte delle volte ricambiate solo da un sorriso, un abbraccio, uno
sguardo, di chi come te ha deciso di
condividere un panino, dell’acqua, il tempo, il lavoro, il sacrificio, le
spese.
Consapevoli anche dell’esistenza in
circolazione di trogloditi senza identità, approfittiamo per ribadire
che, un’opera di street art per etica
non va mai cancellata (a meno che non sia lo stesso autore a volerlo).
Tante volte ci è stato chiesto di
oscurare dei lavori sia appartenenti al
nostro progetto, sia realizzati da altri, ci siamo sempre battuti affinchè
questo pensiero distorto lasciasse semplicemente il posto alla non
condivisione. Un’opera d’arte può piacere o non piacere, può non essere
condivisa ma, va sempre rispettata. Se
qualcuno decidesse di bruciare la Gioconda solo perché il suo sguardo desta antipatia,
verrebbe arrestato all’istante.
Con l’auspicio di non assistere più
ad episodi simili, facciamo il nostro in bocca al lupo a Carlos Atoche e a
tutti gli street artist che, attraverso il loro lavoro ci donano arte in
maniera incondizionata.
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